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OTTOBRE

RICORDANDO...  


Quattro popoli ai margini della storia

Nordirlandesi, Rom, Kurdi, Corsi 

Musiche,  immagini,  parole

 

CASA DEL POPOLO DI SETTIGNANO

 cinemAnemico


RASSEGNA DI CINEMA POCO VISIBILE...

 

in collaborazione con il

Centro di documentazione

sui popoli minacciati

INGRESSO LIBERO PER I SOCI ARCI

 

Via San Romano 1

50135 Firenze

cinemanemico@yahoo.it

www.cinemanemico.net

 

 

 

A partire dagli anni Settanta del secolo scorso i problemi delle minoranze e dei popoli indigeni hanno cominciato a guadagnare una visibilità che fino a poco tempo prima sembrava impensabile. Il fenomeno è partito in sordina, ma in pochi anni si è affermato in modo sempre più evi-dente. Basti pensare all’Amazzonia, alla lotta dei popoli polinesiani contro gli esperimenti nucleari, oppure a quella degli Apache per la difesa del Monte Graham. Anche l’Europa, soprattutto in seguito al crollo dell’URSS e della Jugoslavia, è stata investita da questo fenomeno. Oggi non passa giorno senza che la cronaca affronti i temi suddetti, anche se spesso in modo confuso e inesatto. 

Da qualche tempo questo risveglio d’interesse sta toccando anche il cinema. Si tratta di una novità importante: se prima i problemi dei popoli indigeni venivano trattati soltanto da film proiettati nei cineforum, oggi Atanarjuat e Il vento fa il suo giro ricevono premi prestigiosi. Senza contare film come Generazione rubata, La ragazza delle balene, Once Were Warriors e molti altri. Le riviste specializzate dedicano a questi film un’attenzione che un tempo sarebbe stata impensabile.

Il fenomeno è ancora più evidente se consideriamo il ricco serbatoio di opere non distribuite in Italia. Questa nuova rassegna, ideata da Cinemanemico e dal Centro di documentazione sui popoli minacciati, propone otto film che mettono in evidenza le storie dimenticate di quattro popoli: Corsi, Kurdi, Nordirlandesi e Rom. Non sempre trascurati dai media, in effetti, ma talvolta presentati attraverso stereotipi che impediscono una corretta comprensione dei loro problemi attuali. Ricordando queste storie che vengono spesso dimenticate vogliamo riaffermare quel diritto alla memoria che viene evocato frequentemente, ma che in pratica rimane ancora privilegio di pochi.

 

venerdì 12 ottobre

ore 20.00 apericena

ore 21.15 dibattito con

Alessandro Michelucci,  giornalista

ore 22.00 proiezione

Five Minutes of Heaven 

 

(90', Irlanda-Gran Bretagna, 2009, inglese-sott. italiano)

Un film di Oliver Hirschbiegel

con Liam Neeson, James Nesbitt, Niamh Cusack,

Anamaria Marinca, Juliet Crawford

 

Il film si svolge a Belfast, città segnata dalla lunga tragedia nordirlandese, che ha lasciato ferite profonde. L’accordo del Venerdì Santo (10 aprile 1998) ha posto fine a una delle più sanguinose tensioni del Novecento, con più di 3000 persone uccise, molte delle quali proprio nelle strade di Belfast.   

Il film cerca di trattare questo tema con un approccio nuovo, mettendo in evidenza lo spirito di riconciliazione. A questo scopo si sono uniti uno sceneggiatore inglese, un regista tedesco, un attore protestante nei panni di un cattolico e un attore cattolico nei panni di un protestante. Il risultato è un quadro stimolante della situazione attuale,  dove  i fantasmi di un passato ancora vicino convivono con la speranza di un futuro migliore.

 

sabato 13 ottobre

 

ore 19.30 musica irlandese con

 Stefano Corsi 

ore 20.30 apericena

ore 21.30 proiezione

Omagh


(106', Irlanda-Gran Bretagna, 2004, inglese-sott. italiano)

Un film di Pete Travis 

con Gerard McSorley, Michele Forbes, Brenda Fricker

 

Un film potente e commovente, prodotto e sceneggiato da Paul Greengrass, che come in Bloody Sunday analizza gli aspetti più devastanti e nascosti del conflitto nordirlandese. Anche se la sua distribuzione è stata penalizzata dalla fama di Bloody  Sunday, Omagh è un’opera altrettanto convincente. Mostrare la verità è difficile quando si parla di terrorismo, ma il regista riesce a farlo raccontando la storia di Michael Gallagher, un uomo comune di grande dignità e integrità morale, che riesce a riunire persone di diversa fede politica e religiosa accomunate da un grande dolore. Semplicemente eccezionale l'interpretazione di Gerard Mc Sorley, che manifesta dolore e compassione per tutte le vittime del terrorismo.

venerdì 19 ottobre

ore 20.00 apericena

ore 21.15 dibattito con

Piero Colacicchi, presidente di OsservAzione

ore 22.00 proiezione

Diably, diably


(Diavoli, diavoli)

(86', Polonia, 1996, polacco-sott. italiano)

Un film di Dorota Kedzierzawska

con Pawel Chwedoruk, Justyna Cieny

e Grzegorz Karabin

 

Questa storia delicata e intensa, ambientata nella Polonia rurale degli anni Sessanta, vede protagonista la giovane Mala nella ricerca del primo amore, dell'identità e della libertà.

Un clan di rom irrompe in una realtà conservatrice gettando il maestro, il parroco e  gli scolari in uno stato di confusione. L’autorità locale viene minata quando i bambini si innamorano dei "diavoli" (i rom), mentre Mala e il suo ragazzo Grucha cadono sotto la magia degli Zingari e scoprono la propria sessualità.

Diably Diably, primo film di Dorota Kedzierzawska, l'ha mes-sa in luce come regista valida e personale.

 

sabato 20 ottobre


ore 20.30 apericena

ore 21.30 proiezione

Adisa o la storia dei mille anni


(80', Italia, 2004, romanì-sott. italiano)

Un documentario di Massimo D’Orzi

"E' la storia di un viaggio nello spazio e nel tempo. La storia di un viaggio fra le comunità rom della Bosnia Erzegovina che, iniziata con l'obiettivo di documentare il presente, ha finito per assumere i caratteri di un film storico. Detto così, lo so, non spiega nulla, ma è proprio qui il punto. Abbiamo intrapreso un viaggio per cercare di capire e poi invece ci siamo ritrovati costretti ad abbandonare quelle certezze che ti portano solo a capire cose razionali e comprensibili, ma che dimostrano i propri limiti quando si tratta di affrontare ciò che razionale non è, come

la storia, la vita, la cultura degli Zingari".

(Massimo D'Orzi)

 

venerdì 26 ottobre

ore 20.00 apericena

ore 21.15 dibattito con

Fuad Aziz, scultore e scrittore

ore 22.00 proiezione

Kûsî Jî Dikarin Bifirin


(Le tartarughe volano)

(98', Iran-Francia-Iraq, 2004, kurdo-sott. italiano)

Un film di Bahman Ghobadi

con Soran Ebrahim, Avaz Latif, Saddam Hossein Feysal

 

Kurdistan iracheno. Satellite ha 13 anni e grazie alle sue conoscenze tecniche ascolta con un'antenna i tragici fatti che portano alla caduta di Saddam Hussein. Insieme a lui, nel campo profughi, tutti attendono la fine del regime fra mille difficoltà. Un giorno arriva Agrin: Satellite si innamora della ragazzina, anche se ostacolato dal fratello mutilato di lei, che dopo essere sopravvissuto allo scoppio di una mina pare avere il dono della profezia...

Questo è il primo film realizzato in Iraq dopo la caduta di Sad-dam Hussein.

 
sabato 27 ottobre

ore 19.30 Musiche zingare d'Europa  con

Note Noire Trio

ore 20.30 apericena

ore 21.30 proiezione

Gomgashtei dar Aragh‎


(Abbandonata in Iraq)

(108', Iran, 2003, kurdo-sott. italiano)

Un film di Bahman Ghobadi

con Faegh Mohammadi, Shahab Ebrahimi, Rojan Hosseini,

Iran Ghobadi

 

Durante la guerra tra Iran e Iraq un gruppo di musicisti del Kurdistan iraniano parte per una missione quasi impossibile. Cercheranno di trovare Hanareh, una cantante dalla voce bellissima che ha attraversato il confine e potrebbe trovarsi in pericolo nel Kurdistan irakeno. Come nei film precedenti il regista curdo focalizza l’attenzione sull'oppressione del suo popolo.

venerdì 2 novembre

 

ore 20.00 apericena

ore 21.15 dibattito con

Alessandro Michelucci, giornalista

ore 22.00 proiezione

Nuit bleue


(86', Francia, 2010, francese)

Un film di Ange Leccia

con Cécile Cassel, Alexandre Leccia, François Vincentelli

 

Realizzato dal regista corso Ange Leccia, il film racconta la storia di una giovane donna, Antonia, che torna sull'isola natale in seguito alla morte di un parente. La donna ritrova Ettore, che aveva amato prima di lasciare l'isola, e sente di provare ancora qualcosa per lui. Al tempo stesso, però, si sente attratta da Alexandre, un affascinante uomo muto. Tutto questo ha come sfondo l'ambiente separatista egemonizzato dagli uomini: il titolo allude infatti alle azioni dinamitarde notturne organizzate dai nazionalisti corsi.

 

sabato 3 novembre

ore 19.30 musica corsa con

Jérôme Casalonga e Laurent Barbolosi 

ore 20.30 apericena

ore 21.30 proiezione

Liberata


(96', Francia 2006, corso-italiano-francese)

Un film di  Philippe Carrèse 

con François Orsoni, Pierre-Laurent Santelli,

Philippe Ambrosini

 

Corsica, 1943, durante l'occupazione italiana. Due fratelli, partigiani comunisti, si legano strategicamente a due soldati italiani per carpire le informazioni necessarie all'invio di aiuti che devono ricevere per via aerea. Tra i quattro uomini nasce una vera  amicizia, prologo dell'alleanza che seguirà allo sbarco alleato che avrà luogo ad Ajaccio nel settembre dello stesso anno.

Liberata è una commedia drammatica che mette in scena i pittoreschi protagonisti di un villaggio occupato. Liberata è anche il nome della più bella ragazza del villaggio, personaggio dal carattere forte, oggetto di attenzioni e desideri.

Una pagina di storia dimenticata che ci aiuta a riscoprire i forti legami storici e culturali fra la Corsica e l'Italia.

COMMENTI

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