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IL MESE DELLE MEMORIE (2017)

“Vecchio” esclama il fantasma di un bambino, “Una peste si è portata via tutti!”

Il vecchio pelle e ossa risponde: “No figlio, non è una peste. È lo Stato. Scappa via di qui.”

Venerdì 6 GENNAIO 21.30

Holod 33

Un film di Oles Yanchuk, con Galina Sulima, Georgi Morozyuk, Aleksey Gorbunov.

Drammatico, durata 115 min. – Ucraina 1991

(Ucraino, sottotitolato in italiano)

 

Nei Primi anni del 1930, nel cuore dell'Europa - in una regione considerata il granaio dell'Unione sovietica - un'antica nazione di agricoltori fu sottoposta a carestia, una delle forme più spietate di tortura e morte.

Nel 1932 il Cremlino emise delle direttive che equivalsero ad una sentenza di morte per milioni di persone. Nel terribile inverno e primavera del 1933, la sentenza fu eseguita con il semplice e terribile atto di sequestrare tutto il cibo e il bestiame.

Per quelle persone affamate che avrebbero raccolto poche spighe di grano da terra durante la mietitura era prevista la pena di morte. Per questo motivo, ben presto si diffuse il cannibalismo come unica forma di sopravvivenza.

La conseguente morte per fame in una delle più ricche zone agrarie del mondo fu a malapena percepita dal mondo Occidentale e strenuamente negata dalle autorità Sovietiche per più di 50 anni.

Film del 1991 diretto da Pyotr Benyuk, Holod 33 (Carestia) tratta del Genocidio ucraino (Holodomor) nome attribuito alla carestia, inflitta dal regime comunista di Stalin, che si abbatté sul territorio dell'Ucraina negli anni dal 1929 al 1933, causando milioni di morti. Il termine Holodomor deriva dall'espressione ucraina "moryty holodom", che significa "infliggere la morte attraverso la fame".

(http://sobriosubber.blogspot.it/2015/05/holod-33-sub-ita1991.html)

 

 

Venerdì 13 GENNAIO 21.30

Puhdistus

Un film di Antti Jokinen, con Laura Birn, Liisi Tandefelt, Amanda Pilke.

Drammatico, durata 125 min. – Finlandia, Estonia 2012

(Finlandese, sottotitolato in italiano)

 

Lo amavo, l’ho sempre amato, fin dal primo giorno. Non potevo farci nulla, era più forte di me. Era l’uomo di mia sorella Ingel, non mi degnava di uno sguardo. Ma io avrei fatto qualsiasi cosa per lui. Qualsiasi cosa. La bestia addormentata che celavo dentro il mio cuore facevo fatica a tenerla tranquilla. Tanta fatica.

Prima o poi sarebbe balzata fuori, avrebbe sciolto la mia corazza di rispettabilità, mi avrebbe preso per sfinimento.

Adesso sono come svuotata di ogni bisogno vitale, vivo perché ne conservo l’abitudine. Aspetto soltanto che tutto diventi quieto, muto, che un velo copra il cielo e le stelle. E nasconda soprattutto il mio passato.

Tratto dal romanzo di Sofi Oksasen tradotto in tutto il mondo.

Le purghe staliniste, la forzata collettivizzazione delle aziende agricole, i fratelli della foresta, il movimento di liberazione che si opponeva alla sovietizzazione dell’Estonia: questo il periodo storico in cui è vissuta Aliide.

Il ritorno del capitalismo, una parvenza di libertà, i nuovi ricchi, la mafia russa sempre più potente, il mercato del sesso: questa è l’Estonia di Zara.

Un film tutto al femminile, candidato per la Finlandia agli Oscar 2013 come miglior film straniero. Un storia cupa, oscura, feroce.

(http://www.nientepopcorn.it/recensioni/puhdistus/2013/03/il-mondo-e-bello-e-feroce/)

 Sabato 14 GENNAIO 21.30

Introduzione a cura di Alejandro Montiglio

 sul Plan Condor, patto di collaborazione segreta tra gli apparati militari delle dittature di sei Paesi dell’America Latina e supportato dalla Cia, allo scopo di perseguire i dissidenti politici.

Cileno, figlio di desaparecido, è stato ascoltato come testimone nel processo italiano al Plan Condor per il “caso Moneda”. Negli anni ha raccolto numerose testimonianze dirette sia sui giorni del colpo di stato in Cile che sul Plan Condor. 

 

Colonia Dignitad

 Un film di Florian Gallenberger,

 con Emma Watson, Daniel Brühl, Michael Nyqvist. Drammatico, durata 106 min. – Germania, Francia, Lussemburgo 2015

(Inglese, spagnolo sottotitolato in italiano)

 

1973. Daniel (Daniel Brühl), fotografo tedesco, è in Cile insieme alla fidanzata Lena (Emma Watson), hostess della Lufthansa, e collabora con il governo socialista di Salvador Allende. L'11 settembre, durante il golpe militare di Augusto Pinochet, viene arrestato e trasferito con migliaia di altri prigionieri all'interno dell'Estadio Nacional de Chile. La ragazza si mette alla ricerca del fidanzato, riuscendo a scoprire che è stato condotto alla Colonia Dignidad, una missione fondata e guidata da un predicatore tedesco, Paul Schäfer, un'area inespugnabile dalla quale è pressoché impossibile fuggire. Qui Daniel viene sottoposto da parte della DINA, la polizia segreta di Pinochet, a durissimi interrogatori: le violente torture subite lo riducono in fin di vita, e quando il ragazzo inizia a riprendersi finge di aver riportato grossi danni cerebrali. Lena finge di aderire alla setta di Schäfer per cercare di salvare il fidanzato.

 

Venerdì 20 GENNAIO 21.30

1915

Un film di Garin Hovannisian e Alec Mouhibian, con  Simon Abkarian, Angela Sarafyan, Sam Page.

Drammatico, durata 82 min. – USA 2015

(Inglese, sottotitolato in italiano)

 

Nel 2015, esattamente cento anni dopo il genocidio armeno, un regista teatrale prepara uno spettacolo teatrale a Los Angeles per onorare le vittime della tragedia, un crimine orribile dimenticato e negato per quasi un intero secolo. Non appena dei manifestanti circondano il teatro e una serie di misteriosi incidenti diffonde il panico tra gli attori, ci si rende conto che la missione dell'uomo è più controversa di quanto si pensi e di come i fantasmi del passato siano ancora presenti. (http://www.filmtv.it/film/77266/1915/)

 

 

Sabato 21 GENNAIO 21.30

Introduzione a cura di Federico Tulli sul tema dei figli rubati appena nati alle loro madri internate nei centri di tortura e affidati a famiglie contigue ai regimi dittatoriali.

Giornalista, collabora con diversi periodici, tra cui “Left”, "MicroMega", "Critica liberale", il settimanale uruguayano “Brecha” e “Latinoamerica”, la rivista di Gianni Minà. Ha pubblicato, oltre ad altri libri, “Figli rubati. L'Italia, la Chiesa e i desaparecidos” (2015).  

 

La historia oficial

Un film di Luis Puenzo, con Norma Aleandro, Héctor Alterio, Chunchuna Villafañe.

Drammatico, durata 112 min – Argentina 1985

(Inglese, spagnolo sottotitolato in italiano)

 

Vincitore dell'Oscar al miglior film straniero. Presentato in concorso al 38º Festival di Cannes, ha vinto il Premio della giuria ecumenica ed è valso a Norma Aleandro il premio per la migliore interpretazione femminile. Buenos Aires, 1983. Moglie di un ricco funzionario di regime (Alterio), Alicia (Aleandro), insegnante di storia in un liceo, dopo aver ascoltato la confidenza della sua migliore amica, in cui racconta di aver subito violenza sessuale durante un periodo di detenzione durante la dittatura, ha un dubbio: sua figlia adottiva potrebbe essere figlia di desaparecidos. Durante la sua ricerca di notizie riguardante la figlia adottiva incontra una signora facente parte delle abuelas de plaza de mayo, anche lei alla ricerca di sua nipote, nata durante la detenzione della figlia, poi morta, e data in affido a persone vicino al regime. Comincia il suo doloroso cammino per scoprire la verità.

 

Venerdì 27 GENNAIO 21.30

Le jour où Dieu est parti en voyage

Un film di Philippe Van Leeuw, con Lætitia Reva, Lola Tuyaerts, Ruth Nirere.

Drammatico, durata 100 min. – Francia, Belgio 2009

(Francese, sottotitolato in italiano)

 

Presentato nella sezione Panorama del cinema contemporaneo mondiale del festival polacco Era New Horizons, la coproduzione franco-belga Le jour où Dieu est parti en voyage, che tratta il tema del massacro dei Tutsi da parte degli estremisti Hutu in Ruanda nel 1994, è un film importante sotto diversi aspetti.

Questa opera prima scritta e diretta dallo sceneggiatore e direttore della fotografia Philippe Van Leeuw, mostra questo momento atroce della storia dell'Africa dal punto di vista di un individuo, aprendosi al contempo a una riflessione universale sulla natura umana. Indipendentemente dalla volontà del regista, il film è anche un atto politico. Rappresenta infatti un grido di opposizione alla passività delle autorità dei paesi occidentali che, pur conservando la memoria dell'Olocausto, non sono state capaci, cinquant'anni più tardi, di intervenire e di mettere fine al genocidio in un continente vicino.

(http://cineuropa.org/nw.aspx?t=newsdetail&l=it&did=148863) 

 

 

Sabato 28 GENNAIO 21.30

Introduzione a cura di Andrea Speranzoni sul processo italiano ai responsabili del Plan Condor che si conclude il 17 gennaio, dopo due anni di dibattimenti.

Avvocato, si è occupato di processi relativi all’eversione di destra e di reati di terrorismo. Ha inoltre assistito come patrono di parte civile familiari delle vittime, Enti pubblici e A.N.P.I. nei processi sulle stragi naziste. Dal 2013 patrono di parte civile di familiari delle vittime nel processo per i crimini commessi nell'Operazione Condor in America Latina.

 

La batalla de Chile: La lucha de un pueblo sin armas - Segunda parte: El golpe de estado (1976)

Un film di Patricio Guzmàn, con Salvador Allende, Carlos Altamirano, Fernando Castillo.

Documentario, durata 88 min.  – Cile, Cuba, Francia 1976

(Inglese, spagnolo sottotitolato in italiano)

 

1877, paesi di produzione Cile, Cuba, Francia.

"La Battaglia del Cile" è un documentario storico in tre parti, realizzato nello stesso momento in cui avvenivano i fatti, negli anni '70 e '80. Nel secondo capitolo del suo monumentale racconto, Guzmán ricostruisce gli ultimi mesi del regime di Allende, gli scontri nelle strade, nelle fabbriche, nei tribunali, nelle università, lo sciopero dei camionisti fomentato dagli Stati Uniti (con Nixon e Kissinger), la cospirazione dei militari e infine il tragico epilogo con il palazzo della Moneda bombardato da Pinochet.

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